Il mio primo ricordo di Lucio è datato 1970; io bambino guardavo la "Tv dei ragazzi" e Dalla è l'improbabile conduttore di Eroi di cartone, sorta di progenitore di "Gulp fumetti in TV"; Dalla sembra un cartoon: piccolo, rotondetto e pelosissimo, non sembra tanto dissimile da Cattivik, e buca lo schermo: me lo ricordo con il clarinetto spezzato in due a mimare il remare sulla barca di braccio di ferro; fumetto è anche il titolo della sigla, in cui Dalla scandisce i nomi di Charlie Brown, Nembo Kid, Asterix e il Barone Rosso...
Crescendo ritrovo Lucio alla fine degli anni 70 quando con una canzone triste e cupa ma bellissima mi folgora: la canzone si chiama Come è profondo il mare" e segna l'inizio della migliore produzione artistica di Lucio.
Con De Gregori va in tour ed è un trionfo: Banana Repubblic diventa anche un film e sdogana la musica negli stadi in Italia; Ma come fanno i marinai diventa un tormentone che tutte le radio private trasmettono; da allora ogni musicassetta aveva almeno una tra "Anna e Marco", "Futura", "L'anno che verrà", "La settima luna", "Balla balla ballerino", "Cara"; praticamente la colonna sonora italiana degli anni 80. Ovunque si ascolta una canzone di Lucio e nel 1982 Verdone incentra Borotalco, forse il suo film più divertente, proprio sulla figura di Dalla come cantante mito.
Nel 1987 lo vidi in un fantastico concerto (gratuito) a Torino con gli Stadio; Dalla giganteggiava anche e sopratutto dal vivo.
Negli anni 90 i suoi pezzi strizzano l'occhio alla dance, e Malavasi come producer era una garanzia; pezzi come Washington, Attenti al lupo, sono grandi successi commerciali, anche se forse un gradino sotto alle punte toccate anni prima.
Nel 2004 ero in Autria e c'erano ovunque i manifesti di "Tosca, l'amore perduto" incursione di Dalla in campo operistico, ennesima riprova dell'ecclettismo di Lucio.
Il suo spirito libero, il modo sornione e ironico con cui affrontava la vita, il successo che non lo aveva cambiato rendendolo sempre umile e disponibile, curioso e sperimentatore, mai banale; Lucio era amico di tutti, mai polemico o arrogante.
I suoi testi sono di grande respiro e a tratti sfiorano la poesia assoluta.
Ecco ad esempio un passo di "Balla balla ballerino" di una intensità tale da mettere i brividi:
[blockquote class="default" ] "Sono pochi gli anni forse sono solo giorni e stan finendo tutti in fretta e in fila non ce n'è uno che ritorni. Balla non aver paura se la notte è fredda e scura non pensare alla pistola che hai puntato contro. Balla alla luce di mille sigarette e di una luna che ti illumina a giorno. Balla il mistero di questo mondo che brucia in fretta quello che ieri era vero, dammi retta, non sarà vero domani. " [/blockquote]
Forse è per questo che, riascoltandolo, mi accorgo di stare piangendo.... {rokcomments}